È considerato un cibo di lusso, ma per produrlo milioni di animali sono sottoposti al gavage, l’alimentazione forzata, una pratica condannata anche dall’UE.
Con questa indagine ti mostriamo ciò che l’industria del foie gras non vorrebbe mai farti vedere.
Siamo stati in Francia, negli allevamenti da cui proviene oltre il 70% del ‘fegato grasso’ distribuito poi in tutto il mondo, anche in Italia, dove la produzione è vietata, ma la vendita consentita.
Alla c.a. di:
AUCHAN
CARREFOUR
La produzione di foie gras, il fegato di anatra o oca sottoposte ad alimentazione forzata, comporta inevitabili sofferenze per gli animali, confermate anche da un Rapporto del Comitato Scientifico Veterinario dell'Unione Europea.
Un'indagine di Essere Animali e Promoviendo el Veganismo negli allevamenti nel sud della Francia, dove viene prodotto oltre il 70% del foie gras distribuito in tutto il mondo, Italia compresa, documenta terribili condizioni di vita per milioni di anatre, ingozzate a forza con un tubo metallico per indurre il loro fegato ad ammalarsi. Ancora vengono utilizzate le gabbie individuali, illegali nell'UE, dove gli animali non possono nemmeno aprire le ali. Queste drammatiche immagini purtroppo possono essere considerate una panoramica di quello che avviene non solo in Francia, ma anche negli altri paesi dove la produzione di foie gras è consentita. Infatti anche quando la legge viene rispettata, questo prodotto è per definizione proprio il fegato di animali alimentati forzatamente, pratica vietata in Italia e condannata anche dalla stessa UE.
Siamo convinti che sia compito comune tanto del singolo consumatore quanto della grande distribuzione prendere posizione e rifiutarsi di sostenere economicamente queste indubbie crudeltà compiute su animali indifesi. Per questo motivo vi chiediamo di fare una scelta di impegno che segua la crescente sensibilità delle persone sull'argomento, cessando di distribuire foie gras nei vostri punti vendita.
Essere Animali e Promoviendo el Veganismo hanno visitato 6 allevamenti situati nei Pirenei francesi. Gli animali, molti dei quali immobilizzati in gabbie estremamente piccole, vengono alimentati forzatamente, una pratica crudele vietata in Italia. Con il tuo aiuto vogliamo lanciare un forte segnale e chiedere ai supermercati di non vendere più foie gras.
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Le anatre vengono inseminate artificialmente in centri di riproduzione specializzati e i pulcini avviati a soli due giorni di vita all’allevamento.
Ma questo accade solo per i maschi! Le femmine vengono generalmente uccise appena nate, solo perché il loro fegato è considerato di qualità inferiore.
Ancora vengono utilizzate le gabbie individuali, illegali nell'UE, in cui le anatre sono costrette all'immobilità e non possono nemmeno aprire le ali. Ma anche quando la normativa viene rispettata, la produzione di foie gras comporta inevitabili sofferenze e molti animali non riescono a sopravvivere.
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Abbiamo visto anatre vomitare, cercare disperatamente di sottrarsi al ‘gavage’ e rischiare di morire affogate per il troppo cibo ingerito.
Il tubo metallico inserito direttamente nello stomaco causa ferite alla gola e all’esofago degli animali, che in breve tempo si ammalano.
Dopo 15 giorni di alimentazione forzata sono stordite in acqua elettrificata, il loro becco spezzato e la carotide lacerata. Alcune anatre sembravano pienamente coscienti mentre morivano dissanguate. Il fegato, 10 volte più grande del normale, è pronto per diventare foie gras.
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Solo grazie al tuo sostegno possiamo vincere e fermare queste crudeltà.